GIAN MARIO MAULO - VITA 


(Montecosaro, 3/1/1943 - Macerata, 1/11/2014)


Ultimo di quattro figli di una famiglia contadina, completa i suoi studi classici conseguendo, presso l’Università Pontificia Salesiana  di Roma, la Licenza in Filosofia nel 1965 e la specializzazione triennale in Teologia nel 1969. Nel 1974 a Macerata, presso il locale Ateneo, ampia la sua formazione accademica laureandosi in Filosofia (Tesi: la “Teologia della speranza” di Jürgen Moltmann e la sua matrice filosofica).  

Foto famiglia Maulo
1950 – Festa familiare-parentale-vicinale a casa di Vincenzo Maulo (1873-1955) e Virginia Ercoli (1882-1957). Campagna del Castellano di Montecosaro (MC). Tra i bambini seduti, Gian Mario Maulo è l’ultimo verso destra.

Inizia la carriera dell'insegnamento come professore di religione a Roma. Abilitatosi in seguito (nel 1976) in Scienze Umane e Storia, insegna nella provincia di Macerata filosofia, storia, psicologia, sociologia e pedagogia. Nel 1985 diventa docente titolare della cattedra di Scienze Umane e insegna presso l’attuale I.I.S. “Matteo Ricci” di Macerata fino al suo pensionamento (2008).  Parte sempre attiva nella vita dell’Istituto, si  adopera per la creazione di nuovi indirizzi sperimentali e si batte in particolare per l’istituzione di un Magistrale statale di cui la città è priva. Nasce così, nel 1988, il Sociopedagogico, corso sperimentale che intende proporsi come un Magistrale aggiornato, valido anche per una formazione di base per operatori sociali ed educatori. Il corso, che risponde ad una effettiva esigenza sociale, vede da subito un  ampio afflusso di popolazione scolastica.


Collegate alla sua funzione di docente sono anche la partecipazione, come membro di commissione, al concorso a cattedra di Filosofia e Scienze dell’educazione (Ancona 1990) e la docenza in quattro corsi di abilitazione per Scienze umane (Macerata 1999-2002). Parallelamente, dal 1986 al 1993, svolge l’incarico di Giudice Esperto di Scienze dell’Educazione presso il Tribunale di Sorveglianza delle Marche.

Protagonista attento della vita culturale di Macerata, partecipe del rinnovamento politico che vede protagonista la società civile, dal 1993 al 1997 è Sindaco della città, il primo Sindaco eletto direttamente dai cittadini. Lo sostengono la coalizione di “Città solidale” e la lista civica di “Città dell’uomo”; tale lista è espressione dell’omonimo movimento di cui egli è promotore locale dal 1986, un anno dopo la sua fondazione a livello nazionale.

Successivamente è consigliere comunale e, dal 2005 al 2010, ricopre la carica di Presidente del Consiglio Comunale.

Anche nell’amministrazione della cosa pubblica mette in evidenza criteri innovativi e doti di realismo politico finalizzate al rinnovamento ed arricchimento del patrimonio culturale, architettonico ed urbanistico della città.

Aperto alle esigenze e alle proposte dei cittadini, predilige il dialogo e il confronto propri di una politica partecipata ed attenta alle necessità locali.

Di lui la città di Macerata “ricorda con riconoscenza l’integrità morale dell’uomo e del politico e l’alto contributo offerto per il bene della collettività attraverso gli insegnamenti e le opere, sempre animati da passione civile ed impegno sociale”[1].

 

Ma è la poesia la vera compagna di tutta una vita: poesia come bisogno assoluto dell’anima e partecipazione di immagini, sentimenti, emozioni. Poesia come riflessione sulla vita e sull’oltre-vita, come messaggio individuale ed insieme totalizzante, “un percorso dell’andare umano alla ricerca del senso nascosto nel sapere e nell’amare, nel vivere e nel morire, nell’inquietudine e nella finitudine che scava senza sosta il cuore e la mente di noi mortali”[2].


Continuamente presente nel dibattito culturale, si segnala per numerosi articoli e interventi su riviste, giornali e radio (inclusa la RAI, Rubrica Zapping) e soprattutto per la pubblicazione di  diverse opere in poesia e in prosa.


Opere in poesia

  • Tu che vieni (Forum/Quinta generazione, Forlì 1981)
  • Quando nasce la luce (Istituto Varano, Camerino 1983)
  • Settimo giorno (Marzorati Editore, Settimo Milanese 1989 - finalista premio “Carducci”)
  • Tempo di attesa (Stamperia dell’Arancio, Grottammare 2000 – premio nazionale “D’Annunzio” 
  • Le colline il mare (Edizioni Simple, Macerata 2008)
  • Dialogo sulle orme di Li Madou (Edizioni Ephemeria, Macerata 2010)
 

Opere in prosa

  • Una scuola aperta all'Europa. Istituto tecnico “Matteo Ricci”: 1912-1992  (Macerata 1992)
  • L'ITAS "Matteo Ricci": ieri, oggi, domani [a cura di] (Biemmegraf, Macerata 2006) - in collaborazione con colleghi dell’Istituto
  • Diario laico. Saggio sul Cristianesimo di Provincia (Rotary, Macerata 1995)

Dove si posano le ombre comprende testi composti dal 2001 al 2014, in parte inediti,  in parte pubblicati nelle due antologie tematiche personali Le colline il mare  e Dialogo sulle orme di Li Madou e in tre selezioni di Poeti contemporanei (Pagine, Roma  2012, 2013 e 2014) a cura di Elio Pecora.


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Sposato con Anna Rita, padre di due figlie, Ortensia, adottata dalla Repubblica Democratica del Congo, e Sara, nonché nonno di Ester, Mattia e Sofia. Con i nipoti Gian Mario condivide la passione per i fenicotteri rosa (ripresi nella copertina dell'ultimo libro "Dove si posano le ombre"), uccelli metafora del ciclo della vita e della resurrezione dalle proprie ceneri.


[1] Targa commemorativa del Comune di Macerata, 10 novembre 2014.

[2] Carlo Di Cicco, introduzione alla raccolta “Dialogo sulle orme di  Li  Madou”, Edizioni Ephemeria, 2010”.

Gian Mario Maulo e il nipote Mattia Maulo