Magma di vita

(ad una vita incerta nel seno materno 4.11.1983)

Non voglio sentirti morire dentro
nel seno che tesse il tuo volto,
magma di vita incandescente
che giochi nelle acque di giardini placentari
alla soglia dell’umano:
il cuore di carne che già pulsa dai geni primordiali
non spegnere al primo soffio di violenza
che ti offre la nostra casa desolata.

Stringi la mano, bocciolo di luce,
a chi crede ancora nella vita
in questo tempo invernale
che ci fa ghiaccio
e passeremo indenni oltre le mura
dove l’orizzonte si distende
in spazi di luce lungo le colline.

Stanchi di fughe in inutili passioni,
dentro gusci di terra rappresi
nella nostra solitudine braccata,
cerchiamo un tempo sorgivo d’innocenza
tra le anse di questo divenire:
ribelli ad ogni compiuta melodia,
insieme possiamo nascere al futuro.