Nenia

Dipingimi la notte

che viene da lontano,

la notte che nasce dal nulla;

disegnami la notte

fra i rami del giardino,

la notte trafitta di lampioni.

Io non ho ali per volare

sui fiotti pensosi della nebbia,

nella notte opaca del borgo,

né tempere di luce

che abbagliano il silenzio

tinto di paura.

Una nenia sola di gitano

a fugare le ombre

della notte muta

e mani nomadi d’amore

che cullano i colori

nello spazio stanco.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *