Tu che vieni

I miei silenzi

hai popolato

di te

e invadi deserti senza orizzonti

sempre.


Sulla sabbia delle mie bufere

invano seguo

l’orma che ti ha guidato

alla mia tenda

ed ha tradito

un esilio

arredato con pareti di vento.


Sei tu

che apri il sentiero

e segni la traccia

al tuo cammino

e le piste cancelli

del tuo agguato

e circondi di attesa

la mia casa

a rinnovarmi ogni giorno

la sfida di te

e la sorpresa

d’incontrare il volto

e la parola.

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